Deruta
Livello 15
DERUTA
La storia
Il borgo medievale di Deruta fa parte del club dei “Borghi più belli d’Italia” e custodisce un ricco patrimonio artistico e culturale tutto da scoprire.
Il suo nome deriva dal latino diruta che significa in rovina, in riferimento alla fuga dei perugini dalla loro città incendiata da Ottaviano nel 40 a.C. durante la guerra civile contro Lucio Antonio. Gli abitanti della città distrutta si stabilirono sul colle dell’odierna Deruta che prese il nome di “Perugia Vecchia”.
Cosa vedere
Il centro storico si raggiunge da tre porte: Porta Perugina, Porta Tuderte e Porta di San Michele Arcangelo. Entrando da quest’ultima porta è possibile scorgere i resti della cinta muraria che proteggeva la città ed anche delle Antiche Fornaci dove si producevano le ceramiche. La più antica è la Fornace Grazia risalente al'500; oggi è sede dell'Ufficio Informazioni Turistiche e spazio espositivo.
Percorrendo via Michelotti, raggiungiamo l’ex Chiesa di San Michele Arcangelo e la bella fontana a pianta poligonale risalente al 1848, per raggiungere Piazza dei Consoli, il cuore di Deruta.

Nel Palazzo dei Consoli del ‘300 con bella torre impreziosita da bifore in stile romanico ha sede la Pinacoteca Comunale che conserva, tra le opere più importanti, le tele di Nicolò Alunno e “Padre Eterno con i santi Rocco e Romano” del Perugino.
Nel Palazzo Municipale, si trovano alcuni reperti archeologici di epoca romana e medioevale collocati proprio nell’atrio.
La Chiesa di Sant’Antonio Abate. La sua costruzione avvenne tra il 1361 ed il 1439.Fu la confraternita di Sant’Antonio Abate che fra il XV e XVI secolo si impegnò nella commissione delle importanti opere d’arte che ora sono collocate al suo interno.La facciata della chiesa è molto semplice, presenta un profilo a capanna e porta centrale sormontata da un finestrone, l’interno ha una copertura a capriate lignee ed è scandito da archi diaframma.Nella zona dell’altare maggiore si concentrano le principali presenze artistiche della chiesa. Nella nicchia che si apre nella parete sinistra, si trova l’affresco della Vergine della Misericordia che protegge il popolo di Deruta ed il paese, fra i due santi Francesco d’Assisi e Bernardino da Siena, opera attribuita a Bartolomeo Caporali.
La chiesa di San Francesco. Sembrerebbe risalire al 1008, in origine apparteneva quasi certamente ai monaci benedettini ed era intitolata a Santa Maria dei Consoli. Nel 1226, secondo altri nel 1263, è ricordato il passaggio a Deruta del Beato Egidio, terzo compagno di San Francesco, che fondò una comunità di frati minori nel paese. Incerta è la data precisa in cui i Frati Minori presero totale possesso dell’edificio in luogo dei benedettini, ma è sicuramente collocabile agli albori del XIV secolo la dedicazione al Santo d’Assisi. Nel 1388 la chiesa viene riconsacrata in seguito ad un forte terremoto che aveva demolito la volta. A partire dal XIV secolo la chiesa viene interamente decorata ad affresco, sul modello delle coeve fabbriche francescane. Nel 1652 la chiesa viene completamente restaurata in stile barocco con l’apposizione di sei altari nelle pareti laterali e il celamento degli affreschi sottostanti.
Nonostante numerose trasformazioni nel corso dei secoli, la chiesa ha conservato il suo impianto gotico. La chiesa presenta due campanili: quello trecentesco affiancato all’abside, e quello a base poligonale, affiancato al lato sinistro e costruito nel 1842 su disegno dell’ingegnere Fiorenzo Cherubini.
L’interno è ad unica navata come quasi tutte le chiese francescane, ha una copertura a capriate lignee e conserva numerosi brani di affreschi che decoravano in origine le pareti.
Nell’adiacente convento, fondato dai benedettini e ristrutturato di recente, ha sede il Museo Regionale della Ceramica.
La Madonna del Bagno è un piccolo santuario popolare nato, attorno al XVII, a fianco di una sorgente d’acqua sulfurea nei pressi di Casalina a Deruta.
La forza della fede si esprime in questo Santuario in oltre 700 mattonelle votive, realizzate dai ceramisti di Deruta su commissione dei fedeli che hanno ricevuto la grazia. Gli ex voto in maiolica(esempio quasi unico) illustrano disgrazie. malattie, incidenti risoltisi felicemente dopo che i fedeli avevano invocato l'intervento della Madonna. Secondo antiche narrazioni, la chiesa nacque a seguito di un ‘evento prodigioso’ datato 1657, che racconta come Cristofono di Casalina, mercante la cui moglie si trovava in fin di vita, ricevette la prima grazia.

Curiosità
Il fiore all’occhiello di questo borgo è rappresentato dalle ceramiche. Le maioliche nelle botteghe degli artigiani e nei fondachi dei commercianti hanno dato per secoli lavoro e pane agli abitanti di Deruta. Fin dal Medioevo, infatti, la maiolica derutese si distingueva come una delle più importanti produzioni ceramiche d’Italia.

A Deruta nei giardini pubblici c'è una panchina dedicata agli innamorati, completamente in ceramica e decorata a mano dgli artigiani ceramisti.....sembra sia qui che gli innamorati si scambino le promesse e immortalino i loro attimi più romantici scattandosi la foto del momento.
Interessante e pieno di tradizione anche il patrimonio gastronomico di Deruta. Su tutti spiccano le tagliatelle con le interiora d’oca, la porchetta al finocchio e gli umbricelli.
(testi elaborati da Cristina)